Fondazione CRTrieste: Nuovi blocchi di partenza all’impianto natatorio Radin di Altura
Una testata amovibile con sei blocchi di partenza e un nuovo muretto di arrivo sono le strutture acquistate dall’associazione sportiva Dilettantesca Vigili del Fuoco Tergeste Nuoto grazie al contributo assegnato dalla Fondazione CRTrieste nell’ambito del Bando Sport 2018, ”battezzate” ufficialmente oggi nell’impianto natatorio comunale ”Mario Radin” di Altura alla presenza del Segretario Generale della Fondazione Paolo Santangelo e del presidente di ASD Tergeste Nuoto, Franco Carli.
Nel dettaglio, la Fondazione ha contribuito all’acquisto di una testata amovibile aperta con aletta regolabile e di un muretto di arrivo, costituiti da strutture in acciaio inox con bordo arrotondato, rivestimenti e pedane in polietilene alta densità antiscivolo, realizzate secondo e normative FINA in vigore. La testata è predisposta per i blocchi di partenza: grazie al contributo di Fondazione è stato possibile acquistarne sei, con base in acciaio inox, pedana regolabile a più posizioni, maniglione con doppia impugnatura sia orizzontale che verticale. Anch’essi ovviamente sono stati costruiti rispettando tutte le normative FINA vigenti.
L’Associazione Sportiva Dilettantistica Tergeste Nuoto nasce nel 2000 con come unico scopo quello di sostenere l’attività agonistica del Gruppo Sportivo Vigili del Fuoco Trieste. Dal 2006 gestisce la Piscina Comunale Radin , che grazie alle fatiche e agli investimenti degli ultimi anni, sta diventando uno dei punti di riferimento per il nuoto triestino sia per quanto riguarda la scuola nuoto che l’agonismo. È poi grande l’impegno della ASD nel sociale, grazie alla politica dei prezzi popolari per giovani ed anziani nel nuoto libero e grazie agli spazi dedicati alle attività con disabili e terza età. Attualmente conta circa un migliaio di iscritti, con un’ottantina di agonisti.
«Scopo del Bando Sport, promosso dalla Fondazione nel 2018, era quello di supportare le associazioni sportive nell’acquisto di nuove attrezzature, per aiutarle a svolgere la loro attività al meglio. La Fondazione è particolarmente orgogliosa di aver contribuito alla dotazione di questo impianto per le sue finalità sociali, oltre che puramente sportive – spiega il Segretario Generale della Fondazione, Paolo Santangelo – qui ben si esprime infatti l’attività sportiva nella sua primaria funzione, ovvero creare occasioni di socializzazione con un’attenzione particolare alle categorie più fragili».
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