Al Burlo un nuovo ecografo 4D
È stato presentato questa mattina alla stampa, nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’I.R.C.C.S. Burlo Garofolo di Trieste, il nuovo ecografo digitale 4D a matrice elettronica per esami ginecologici donato all’Ospedale infantile dalla Fondazione CRTrieste.
Lo strumento (modello “GE Voluson E10”) è il primo ecografo al mondo disegnato appositamente per applicazioni ostetrico-ginecologiche ed è dotato di una tecnologia di ultimissima generazione.La macchina permette di ottenere immagini 2D, 3D e 4D di altissima qualità, trasferendo i dati con una velocità 10 volte maggiore e una risoluzione più alta rispetto ad altri ecografi.
Oltre a garantire, grazie alle avanzate prestazioni tecnologiche, diagnosi ginecologiche più precise, è uno strumento fondamentale per il progetto internazionale sullo “Screening delle masse ovariche mediante ecografia ginecologica ad alta risoluzione”. La patologia ovarica maligna è la quinta causa di morte correlata ai tumori. Nel 90% dei casi aggredisce le donne di età superiore ai quarant’anni e troppo spesso viene diagnosticata quando lo stadio della malattia è avanzato.
“Ringrazio la Fondazione CRTrieste – ha dichiarato il Direttore Generale dell’IRCCS Burlo Garofolo, Gianluigi Scannapieco – per l’impegno con il quale sostiene nel tempo il nostro Istituto acquisendo per noi strumentazioni necessarie a migliorare la qualità della cure non solo dei bambini ma anche delle donne. Un Istituto come il Burlo non può prescindere, per il suo ruolo di cura e ricerca, da macchinari di ultima generazione e il sostegno di realtà come la Fondazione CRTrieste è fondamentale”.
“L’ecografia ginecologica moderna ha fatto molti passi in avanti, grazie all’introduzione di apparecchiature ecografiche avanzate con alte capacità di risoluzione dell’immagine, permettendo così diagnosi estremamente precise – ha dichiarato il prof. Giuseppe Ricci, Direttore della Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Irccs Burlo Garofolo – In particolare l’ecografo donato dalla Fondazione CRTrieste permetterà al Burlo di portare avanti un progetto volto a migliorare i trattamenti per le patologie alle ovaie, come masse o cisti, in quanto l’accuratezza delle diagnosi ecografiche consente di intervenire in modo meno invasivo e più conservativo”.
“Siamo felici – ha dichiarato Lucio Delcaro, Vicepresidente del CdA della Fondazione CRTrieste – che grazie a questa donazione sia stato possibile portare anche a Trieste questo dispositivo a ultrasuoni innovativo. La Fondazione è sempre attenta e sensibile nel provvedere all’acquisto di macchinari che possono aiutare i medici a fornire le migliori diagnosi e garantire le cure più ottimali. L’aumento dei casi di patologie tumorali è in continua crescita ed è fondamentale poter offrire esami molti accurati”.
All’incontro hanno partecipato Gianluigi Scannapieco, Direttore Generale dell’Irccs Burlo Garofolo, Giuseppe Ricci, Direttore Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Irccs Burlo Garofolo e Lucio Delcaro, Vicepresidente del CdA della Fondazione CRTrieste.