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Interventi della Fondazione
nel settore del volontariato

Trentennale

I Bandi 2024 della Fondazione CRTrieste per contrastare la povertà e la fragilità sociale

La Fondazione CRTrieste prosegue l’opera di contrasto alla povertà e alla fragilità sociale del territorio in cui opera. Al fine di rendere maggiormente capillare ed incisiva la propria azione a favore di quanti vivono in condizione di vulnerabilità e precarietà la Fondazione promuovere due bandi distinti.

  1. Il Bando contrasto alla povertà, volto alla realizzazione di interventi e misure di contrasto alle povertà in linea con gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile nn. 1 e 2 dell’Agenda 2030, destinato a Enti del terzo settore di cui all’art. 4 del D. Lgs. 3 luglio 2017 n. 117 e Aziende pubbliche di servizi alla persona operanti nel territorio dell’originaria provincia di Trieste.
  2. Il Bando contrasto alla fragilità sociale, volto alla realizzazione di interventi e misure di contrasto alle fragilità sociali e al disagio giovanile, di tutela dell’infanzia, di cura e assistenza agli anziani e ai disabili, di inclusione socio lavorativa e integrazione degli immigrati, in linea con gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile nn. 3, 4, 5, 8 e 10 dell’Agenda 2030, destinato anch’esso a Enti del terzo settore di cui all’art. 4 del D. Lgs. 3 luglio 2017 n. 117 e Aziende pubbliche di servizi alla persona operanti nel territorio dell’originaria provincia di Trieste.
Presidenti

Riqualificazione del patrimonio immobiliare della Fondazione Antonio Caccia e Maria Burlo Garofolo

La Fondazione Antonio Caccia e Maria Burlo Garofolo è un ente benefico che opera per dare risposte concrete a coloro che vivono il disagio economico e sociale che non consente di trovare una soluzione abitativa stabile. Costituito con lo scopo di concedere alloggi a famiglie indigenti a fronte di canoni di modesta entità, possiede appartamenti socio-assistenziali nei rioni di San Giovanni e Servola, oltre a gestire alcune unità abitative per conto del Comune di Trieste.
Tra gli appartamenti di proprietà della Fondazione Caccia Burlo, oltre 200 necessitavano di urgenti lavori di riqualificazione energetica (realizzazione di una copertura “a cappotto” e sostituzione degli impianti di riscaldamento), ma l’Ente non possedeva le risorse economiche per far fronte agli ingenti costi, allora stimati in circa 2,6 milioni di Euro, necessari per rendere il proprio patrimonio immobiliare idoneo a svolgere l’importante funzione sociale cui è destinato.
Poiché contribuire a garantire alla fascia più disagiata della popolazione un bene primario quale, quello della casa, è sempre stato uno degli obiettivi primari della Fondazione CRTrieste, è stato accolto l’invito della Fondazione Caccia Burlo, e con responsabilità sono state stanziate le risorse per realizzare gli interventi necessari, facendosi carico anche del ruolo di coordinamento dell’iniziativa.

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Asilo nido “K. Štrekelj”

L’intervento, progettato dall’arch. Umberto Wetzl, ha permesso un ampliamento strutturale e funzionale dell’edificio esistente mediante la creazione di un nuovo corpo ad esso collegato con una superficie di circa 150 metri quadrati ed un volume di 500 metri cubi. Nella struttura ha trovato spazio una nuova “sezione lattanti – semidivezzi” con 12 posti, che va a incrementare la ricettività del sistema dei servizi comunali alla prima infanzia, dando una risposta concreta alle numerose richieste della famiglie residenti. Al momento la nuova sezione ospita bambini compresi tra i 5 e i 14 mesi, assistiti da uno staff composto da due educatrici e una persona d’appoggio. Il servizio, erogato dal Comune, da quest’anno, tramite “La Quercia”, è attivo dal lunedì al venerdì con orario dalle 7.30 alle 16. Le attività proposte ai lattanti mirano a sostenerne lo sviluppo psico-motorio, avvalendosi delle attrezzature e dei materiali dell’asilo. In particolare i bambini vengono stimolati attraverso attività specifiche per promuovere la sensibilità corporea, la coordinazione, lo sviluppo sensoriale, la musicalità e l’espressione verbale (italiano e sloveno). È stato infine sottolineato come l’intervento della Fondazione CRTrieste sia avvenuto tramite la costituzione di un Trust, uno strumento giuridico di derivazione anglosassone, impiegato per la prima volta in Italia da una fondazione di origine bancaria per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali unitamente a un ente locale. Per la realizzazione di questa iniziativa il Comune di Duino Aurisina ha infatti apportato al trust il bene oggetto dell’intervento, l’asilo nido, e la Fondazione le risorse necessarie al suo ampliamento. In tal modo, l’intervento, nel suo complesso, ha richiesto tempi di elaborazione progettuale e messa in opera, notevolmente ridotti.

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Casa di accoglienza “Brandesia”

La Casa di Accoglienza “Brandesia” si trova nel rione di San Giovanni. Si tratta di una struttura su tre livelli che copre una superficie di 1500 metri quadrati, circondata da un giardino di 1440 metri quadrati, di proprietà del Comune di Trieste concessa in locazione alla Comunità di San Martino al Campo per trent’anni (dal 1998 al 2028).

Dopo un notevole lavoro di ristrutturazione – l’edificio era ridotto a un rudere inutilizzato e inutilizzabile – reso possibile dal sostegno economico della Fondazione CRTrieste, nel 2000 la Casa, trasformata in comunità terapeutica di accoglienza, è stata destinata all’ospitalità temporanea di giovani-adulti inviati dal Dipartimento di Salute Mentale.

Questa casa – dotata di dieci posti letto – accoglie al massimo otto persone in forma residenziale più tre in forma semi-residenziale con problemi di disturbo mentale segnalate dall’Azienda Sanitaria locale con la quale esiste un formale rapporto di collaborazione. I due ulteriori posti vengono gestiti direttamente dalla Comunità.

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Casa di accoglienza “Teresiano”

Avere come obiettivo un concetto onnicomprensivo di qualità della vita significa rivolgere i propri interventi prima di tutto alle fasce più indigenti della popolazione, con azioni di carattere assistenziale e idonee strutture ricettive che consentano il recupero e la prevenzione dalle maggiori situazioni di disagio.

Da questa consapevolezza nasce il progetto per la riattivazione del servizio di dormitorio pubblico e pronta accoglienza, gestito dalla Diocesi locale attraverso la Caritas, presso l’Istituto Teresiano di via dell’Istria n. 71.

L’impegno della Fondazione CRTrieste in questo senso nasce nel 2001, con il totale sostegno alla ristrutturazione e al risanamento del predetto immobile di proprietà della congregazione religiosa della Casa di Trieste delle Suore di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore.

La Casa ha la possibilità di ospitare una settantina di persone, delle quali 35 sono in convenzione con il Comune di Trieste e le restanti vengono assegnate dalla Caritas.

La Casa è diventata negli anni un punto di riferimento per i bisognosi e si è arricchita, sempre grazie al sostegno della Fondazione, di un ambulatorio dentistico.

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Centro diurno

Il Centro Diurno è la risposta a un’istanza che il Comune di Trieste ha presentato alla Fondazione CRTrieste, sulla base di un’approfondita analisi sui bisogni del territorio, dalla quale è emersa la necessità di attivare ulteriori servizi per coloro che vivono in strada. La Fondazione CRTrieste ha condiviso quest’esigenza e ha inteso procedere, come sempre più frequentemente fa negli ultimi anni, acquistando direttamente i locali, e occupandosi poi, sia economicamente sia dal punto di vista tecnico, amministrativo e progettuale, della ristrutturazione di tali ambienti, per un importo complessivo dell’intervento pari a circa 800.000,00 €. La Fondazione ha messo poi il Centro a disposizione della città, dandolo in comodato gratuito al Comune di Trieste, che ne affida la gestione alla Comunità di San Martino al Campo e all’ICS Consorzio Italiano di Solidarietà, due delle associazioni che hanno partecipato al lavoro pluriennale di progettazione della struttura.

La struttura, riqualificata secondo un progetto dell’arch. Umberto Wetzl, si configura come un punto di accoglienza che fornisce un aiuto concreto e immediato ai bisogni primari delle persone senza fissa dimora, specie nei mesi invernali: un riparo diurno da freddo e intemperie, con spazi riservati alla cura della persona (servizi igienici con doccia, lavanderia con lavatrice e asciugatrice), aree per conoscere e facilitare l’accesso ai servizi già erogati dalla rete dei Servizi Sociali pubblici e privati, luoghi per l’aggregazione e lo svago. Il Centro si sviluppa su circa 290 mq e potrà ospitare fino a 30 persone contemporaneamente. Il Centro Diurno si trova in via Udine 19/E, al pianoterra dello stabile che già ospita il dormitorio gestito dalla Comunità di San Martino al Campo, a pochi passi dalla Stazione Centrale.

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