La Fondazione CRTrieste completa la prima fase della riqualificazione del patrimonio immobiliare della Fondazione Caccia Burlo
Si è conclusa la prima fase dei lavori di riqualificazione di gran parte del patrimonio immobiliare della Fondazione Caccia Burlo, i cui costi sono stati sostenuti integralmente dalla Fondazione CRTrieste.
La Fondazione Antonio Caccia e Maria Burlo è un ente benefico costituito con lo scopo di concedere alloggi a famiglie indigenti a fronte di canoni di modesta entità; possiede immobili destinati a funzioni socio-assistenziali nei rioni di Servola e San Giovanni e gestisce numerose unità abitative per conto del Comune di Trieste.
Tra gli appartamenti di proprietà della Fondazione Caccia Burlo oltre 200 necessitavano di urgenti lavori di manutenzione straordinaria (realizzazione di una copertura “a cappotto” e sostituzione degli impianti di riscaldamento), ma l’Ente non possedeva le risorse economiche per far fronte agli ingenti costi necessari per rendere il proprio patrimonio immobiliare idoneo a svolgere l’importante funzione sociale cui è destinato.
Poiché il contribuire a garantire alla fascia più disagiata della popolazione un bene primario quale quello della casa è sempre stato uno degli obiettivi più rilevanti che si è data, la Fondazione CRTrieste ha accolto l’invito della Fondazione Caccia Burlo di stanziare le risorse per realizzare gli interventi necessari e ha assunto un ruolo di coordinamento nell’iniziativa.
L’intervento è stato suddiviso in due lotti: il primo, appena concluso, ha riguardato la parte impiantistica, mentre il secondo, relativo alla parte edile, è programmato nella prossima primavera-estate.
In particolare, sinora si è provveduto al completo adeguamento degli impianti di riscaldamento – in gran parte obsoleti e, in alcuni casi, del tutto assenti – mediante la sostituzione degli impianti esistenti con l’installazione di nuovi impianti con caldaia autonoma a condensazione o la realizzazione di impianti ex novo nei casi in cui le unità immobiliari ne fossero del tutto sprovviste.
Si è trattato di un lavoro molto impegnativo, sia in termini economici che che operativi, reso più complicato dal fatto che tutti gli appartamenti erano abitati e dall’emergenza COVID-19.
Ciononostante, grazie all’impegno delle maestranze dell’impresa appaltatrice, Pavat Manutenzioni, alla professionalità del Direttore dei lavori, ing. Denis Zadnik e del Responsabile dei lavori, geom. Andrea Invidia, e al coordinamento dell’arch. Denise Gallino dell’ufficio tecnico della Fondazione CRTrieste, i lavori si sono conclusi nei termini previsti.
“In questo particolare frangente nelle quali anche la Fondazione deve fare i conti con risorse limitate, gran parte delle disponibilità sono state destinate a interventi a forte impatto sociale e rivolti a favore delle fasce della popolazione più in difficoltà. Per queste ragioni abbiamo subito accolto, con convinzione, l’appello della Fondazione Caccia Burlo – ha dichiarato il Presidente della Fondazione CRTrieste, Tiziana Benussi – mettendo a disposizione, pur in un contesto particolarmente difficile, le risorse necessarie per realizzare degli interventi ormai non più procrastinabili e consentendo così a numerose famiglie di trascorrere l’inverno con maggiore serenità”.
Lori Sampietro, Presidente della Fondazione Antonio Caccia e Maria Burlo Garofolo, ha ringraziato la Fondazione CRTrieste non solo per questo importante intervento, ma anche per il fondamentale sostegno garantito all’Ente negli ultimi anni, che ha consentito, tra l’altro, di distribuire welfare card per un controvalore di quasi 300.000,00 euro alle famiglie locatarie con figli minori.
La seconda tranche di lavori, programmata nella prossima primavera-estate, consisterà nella realizzazione degli involucri esterni di 5 palazzine.