Approvato il bilancio 2022 della Fondazione CRTrieste
Da trent’anni ogni giorno, tutti i giorni
Il Consiglio Generale della Fondazione CRTrieste, presieduto da Massimo Paniccia, riunito in data odierna, all’unanimità, ha approvato il Bilancio consuntivo dell’esercizio 2022.
Questo bilancio, il trentesimo dalla nascita della Fondazione, registra uno dei migliori risultati della storia dell’Ente, con un “avanzo di esercizio” – la voce che è determinata dalla differenza fra i proventi, i costi di gestione e le imposte ed esprime l’ammontare delle risorse da destinare all’attività istituzionale e alla salvaguardia del patrimonio – pari a oltre 17 milioni di Euro.
Il 2022 ha rappresentato un anno eccezionale in cui si è verificata una serie di eventi che hanno condizionato fortemente le aspettative e le dinamiche dei mercati finanziari. Il ritorno dell’inflazione su livelli che non si vedevano da diversi decenni, aggravato dal conflitto tra Russia e Ucraina – con le conseguenze sui prezzi energetici – ha costretto le banche centrali a invertire rapidamente gli orientamenti di politica monetaria, generando una violenta correzione dei mercati finanziari, sia obbligazionari che azionari, i cui indici hanno tutti registrato una flessione significativa, quasi sempre superiore al 10%.
Ciononostante, la redditività complessiva del patrimonio della Fondazione si è attestata al 9,16%, anche grazie a una plusvalenza straordinaria conseguente al rimborso anticipato di un titolo subordinato emesso da Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia.
Anche al netto di questa posta non ricorrente, la redditività complessiva del patrimonio della Fondazione, pur nel contesto particolarmente sfavorevole dei mercati finanziari nell’esercizio 2022, sarebbe risultata comunque positiva (2,81%).
Il Presidente, ringraziando Tiziana Benussi che ha concluso il mandato proprio nel corso dell’esercizio 2022, ha espresso grande soddisfazione per i risultati conseguiti nel corso dell’esercizio, dichiarando che “durante la pandemia la Fondazione ha destinato gran parte delle proprie disponibilità a interventi mirati in ambito sanitario e a iniziative di forte impatto sociale. Lo scenario adesso è profondamente cambiato e la ricorrenza dei trent’anni di attività costituisce per la Fondazione non solo occasione per uno sguardo al passato, quanto uno sprone per continuare ad operare sempre meglio a favore dell’intera comunità locale.”
Nel corso del 2022 sono stati messi a disposizione della collettività circa 2,7 milioni di Euro, di cui il 74,53% a sostegno di progetti e programmi definiti dalla Fondazione stessa.
Le risorse maggiori, pari al 31,56% del totale, sono state rivolte a interventi nel settore del volontariato, filantropia e beneficenza, seguono il settore dell’arte, attività e beni culturali (30,91%), il settore salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa (12,26%), attività sportiva (8,32%), la ricerca scientifica e tecnologica (4,66%), protezione e qualità ambientale (4,50%), assistenza agli anziani (4,28%), l’educazione, istruzione e formazione (2,87%), crescita e formazione giovanile (0,64%).
Negli ultimi anni i temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale hanno acquisito una sempre maggiore rilevanza; importanti transizioni stanno già modificando il modello socio-economico globale. Per tale ragione, a partire dal presente esercizio, la Fondazione ha avviato un percorso di implementazione della propria attività di rendicontazione, integrando i dati e le informazioni riguardanti le finalità istituzionali con alcuni elementi volti a rendere esplicito il proprio processo di adesione ai principi ESG (Enviromental Social Governance) e al raggiungimento dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, sotto un triplice aspetto: l’attività istituzionale, la selezione degli investimenti e la gestione degli immobili di proprietà.
Si riportano di seguito alcuni tra gli interventi più significativi, raggruppati per macro aree, resi possibili grazie al sostegno della Fondazione CRTrieste.
Sociale
In linea con quanto avviene oramai da diversi esercizi, ancor più in questo momento storico, in cui la comunità intera è provata sia dai postumi della pandemia che dal conflitto tra Russia e Ucraina, particolare attenzione è stata rivolta alle politiche sociali, per garantire un’esistenza dignitosa alle fasce più deboli della popolazione. La Fondazione CRTrieste ha accolto, già alcuni anni fa, l’appello della Fondazione Antonio Caccia e Maria Burlo Garofolo – ente benefico che opera per dare risposte concrete a coloro che vivono il disagio economico e sociale che non consente di trovare una soluzione abitativa stabile – mettendo a disposizione le risorse economiche e tecniche per eseguire un importante progetto di riqualificazione del patrimonio immobiliare a beneficio delle famiglie locatarie, riservandosi il ruolo di coordinare l’iniziativa. L’intervento è stato suddiviso in più lotti: il primo, concluso nel 2020, ha riguardato la parte impiantistica, mentre il secondo, relativo alla parte edile, è terminato nel 2021. La terza tranche dei lavori ha interessato 40 alloggi, per i quali è stato realizzato il cappotto termico sulle 4 facciate, l’isolamento termico dell’estradosso del solaio del sottotetto e la sostituzione dei serramenti e dei relativi sistemi oscuranti.
Ingenti risorse (circa 300.000,00 Euro) sono state destinate per sostenere chi vive in situazione di difficoltà, chi ha subito, più degli altri, le conseguenze della pandemia. Grazie alla quinta edizione del “Bando contrasto alla povertà e fragilità sociale”, sono stati supportati gli enti del terzo settore operanti sul territorio, impegnati quotidianamente in interventi e misure di contrasto alle povertà, fragilità sociali e al disagio giovanile, nella tutela dell’infanzia, assistenza agli anziani e ai disabili, inclusione socio lavorativa e integrazione degli immigrati.
Gli anziani, a volte deboli e fragili, hanno risentito della pandemia più di ogni altro. Per alleviare la solitudine forzata degli ospiti nelle case di riposo, la Fondazione ha proseguito la distribuzione del quotidiano “Il Piccolo” all’interno di 70 strutture cittadine, favorendo così momenti di socializzazione tra gli utenti che, leggendo ogni giorno il giornale – da soli o con il supporto degli operatori – mantengono un filo che li collega al mondo esterno e hanno un’opportunità di confronto e di condivisione della lettura. Anche la collaborazione con Telequattro, l’emittente televisiva locale, che nella fascia pomeridiana dedica uno spazio alla discussione e all’intrattenimento, è stata pensata soprattutto a favore delle persone anziane. Sono proseguite la collaborazione e la sinergia con le principali realtà che quotidianamente combattono il disagio sociale tra le quali: la Comunità di San Martino al Campo, la Croce Rossa Italiana, la Comunità di Sant’Egidio, la Fondazione Caritas, Azzurra Onlus e l’Associazione de Banfield.
Salute
La tutela della salute e la prevenzione, connesse alle nuove tecnologie applicate alla medicina, sono stati gli elementi caratterizzanti di alcuni interventi volti a dotare le strutture pubbliche di strumenti nuovi e sempre più performanti, a beneficio delle attività diagnostiche. Il Dipartimento di Medicina Trasfusionale di ASUGI, grazie al supporto della Fondazione CRTrieste, ha adeguato la propria attrezzatura tecnologica acquistando nuove apparecchiature per il congelamento e lo stoccaggio di prodotti cellulari contenenti cellule staminali, impiegati per la terapia di malattie ematologiche nell’adulto ed oncoematologiche nel bambino, mentre all’UCO di Ortopedia e Traumatologia è stato donato un tavolo operatorio mobile completo di accessori per gli interventi di ortoplastica, branca nuova e fondamentale della medicina che opera nei casi di traumi ossei gravi.
Ricerca scientifica
È proseguita la sinergia con la Fondazione Italiana Fegato a supporto del “Progetto Fegato Grasso”: studio pluriennale di una patologia subdola perché molto difficile da individuare nel suo stadio iniziale, conosciuta anche come “fegato grasso”, che può intaccare in modo irreversibile la funzionalità epatica, determinando l’insorgenza di malattie potenzialmente mortali come la cirrosi epatica e il tumore al fegato. La sensibilità alle nuove esigenze del pianeta e del territorio è oggi di primaria importanza. In tal senso la Fondazione ha avviato un progetto, in sinergia con Co.SELAG, Comune di Trieste e Centro Interdipartimentale per l’Energia, l’Ambiente e i Trasporti “Giacomo Ciamician” dell’Università degli Studi di Trieste, per creare un’infrastruttura comune, volta alla ricerca di soluzioni energetiche finalizzate a decarbonizzare il cluster industriale dell’originaria provincia di Trieste.
Cultura
Nel settore culturale, la Fondazione ha proseguito il tradizionale sostegno alle realtà teatrali e ai festival cinematografici del territorio. La Collana d’Arte della Fondazione si è arricchita della ventitreesima monografia dedicata per la prima volta a una donna: Anita Pittoni, artigiana e artista triestina che ha sviluppato una propria attività nel campo tessile e della moda per poi allargarsi anche all’attività di disegnatrice, pittrice, poetessa ed editrice. L’attenuarsi della situazione pandemica ha permesso, dopo due anni di interruzione forzata, la realizzazione, grazie anche al contributo della Fondazione, delle Nozze Carsiche: una cerimonia che fa rivivere le tradizioni e i riti in uso nelle comunità dell’Altipiano durante la seconda metà dell’Ottocento. Da segnalare una particolare iniziativa, sostenuta dalla Fondazione, che verrà realizzata presso la Sala del Trono del Castello di Miramare: i visitatori e i turisti avranno l’opportunità di seguire “dal vivo” il restauro di tre ritratti di esponenti della dinastia Asburgo.
Giovani e sport
Non è mancato, anche nello scorso esercizio, il supporto della Fondazione ai settori giovanili delle associazioni sportive dilettantistiche sia per l’attività ordinaria che per l’organizzazione di importanti competizioni nazionali e internazionali. Grazie alle Fondazione, si sono disputate a Trieste le finali nazionali Under 15 maschili e femminili di pallavolo, mentre a Opicina si sono affrontate nel “No Border Euro Cup” otto tra le più importanti squadre Under 16 europee di basket. In ambito educativo, oltre al consueto sostegno ai dipartimenti dell’Università degli Studi di Trieste, la Fondazione, con il suo contributo, ha consentito il ripristino completo delle attrezzature informatiche all’Istituto Comprensivo Altipiano, vittima l’estate scorsa di un pesante furto. Educazione e crescita sono favorite anche dalla possibilità di conoscere e confrontarsi con altri giovani provenienti da paesi e culture lontane, abbattendo così barriere dovute all’ignoranza e ai pregiudizi. Anche quest’anno la Fondazione CRTrieste ha tenuto fede ad un impegno che porta avanti da diverso tempo: una borsa di studio che offre a uno studente meritevole della originaria provincia di Trieste la possibilità di frequentare uno dei Collegi del Mondo Unito, distribuiti in quattro continenti.