La Collezione d’Arte
A partire dai primi anni del Novecento, la Cassa di Risparmio di Trieste ha avviato un lungimirante processo di acquisizione di opere d’arte nell’ambito di un progetto di sostegno e valorizzazione degli artisti di area locale più rappresentativi. Tale attività, proseguita fino al 1993, ha consentito di raccogliere un corpus di oltre 1200 opere.
Alla luce delle finalità statutarie della Fondazione CRTrieste è parso opportuno che fosse essa stessa a proseguire la valorizzazione di questo importante patrimonio artistico con l’acquisizione delle opere di maggiore significato artistico e storico della Banca al fine di garantirne il radicamento con il territorio triestino e di impedirne la dispersione conseguente alla fusione della Cassa di Risparmio di Trieste nel Gruppo UniCredito italiano.
La raccolta comprende, in gran parte, opere dei maestri più significativi dell’Ottocento e del primo Novecento giuliano e veneto, tra i quali Eugenio Scomparini, Giuseppe Barison e Glauco Cambon (vincitori di un concorso bandito dalla Cassa di Risparmio nel 1912 per la decorazione dell’atrio della nuova sede), Carlo Sbisà, Bruno Croatto, Dyalma Stultus, Carlo Wostry, Vittorio Bergagna, Romano Rossini, Leonor Fini, Piero Lucano, Argio Orell, Edgardo Sambo, Adolfo Levier, Dino Predonzani, Nino Perizi, Augusto Cernigoj e Luigi Spacal. Non mancano alcuni significativi esempi di artisti di diverso ambito territoriale, quali, ad esempio, Michele Cascella, Vincenzo Irolli, e Arnaldo Pomodoro.
Merita una citazione a parte il complesso decorativo proveniente dall’ex “Caffè della Stazione”, ora in comodato presso la locale Soprintendenza, che comprende Il Commercio e L’Industria di Eugenio Scomparini, L’Elettricità e La Geografia di Giuseppe Barison, La Meccanica di Antonio Lonza e La Navigazione di Guido Grimani. Di particolare significato storico, oltre che artistico, Il Risparmio di Marcello Mascherini, gruppo bronzeo commissionato in occasione del centesimo anniversario della Cassa di Risparmio di Trieste.
La Collezione è stata negli anni implementata da pregevoli opere quali Città futurista di Tullio Crali, Nudi al sole, Diana cacciatrice e Sgabello blu di Edgardo Sambo – queste ultime due donate dagli eredi dell’artista – Luna Park di Luigi Spacal e L’erotica di Marcello Mascherini, particolare scultura in pietra conglomerata rosa che oggi impreziosisce la sede della Fondazione.
Nel 2008 la raccolta si è ulteriormente arricchita con il significativo intervento di recupero di un prestigioso patrimonio artistico, la Collezione “Arte e industria” Stock, acquisita al fine di evitarne lo smembramento a seguito del trasferimento della sede commerciale della Stock da Trieste a Milano.