Entrato sin da giovane nella rinomata tipografia “Marzari” di Schio in qualità di ritoccatore di cartoline, Comparin ottiene l’attenzione del maestro Alfredo Ortelli, allievo diretto all’Accademia di Belle Arti di Venezia di Ettore Tito, che lo incoraggia a continuare nel solco di una pittura di impronta verista. Un senso di colorismo naturale pervade la sua produzione portandolo ad abbracciare con disinvoltura i soggetti più vari (paesaggi, ritratti, caricature, animali e scene mitologiche). Quando la Marzari entrò in crisi, passò ad uno studio grafico, entrando anche a far parte del gruppo dei pittori scledensi “Dopolavoro Lanerossi”. Nonostante un evidente legame con la propria terra d’origine, dove ancora risiede, Comparin ha girato molto e continua a girare, specie nel nord-est, venendo apprezzato dai collezionisti locali per un tono diretto e coinvolto dei suoi acquerelli, che rimangono il modo migliore per apprezzarne il virtuosismo tecnico che non viene mai portato agli eccessi ma stemperato da un’evidente, quanto provvidenziale, dolcezza.
La Collezione d’Arte
Livio Comparin
Chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo
Acquerello su carta bianca, cm 78,6 x 65,8