“Così Annigoni ha visto il Brandy Stock 84 in un meriggio estivo dai tetti di Firenze”, recita la didascalia accompagnatoria all’illustrazione apparsa sul catalogo della Quinta Mostra Mercato Internazionale svolta nell’ottobre 1967 a Palazzo Strozzi.
Ed è effettivamente il lume pomeridiano d’estate a darci la chiave di lettura nella figurazione scelta da Annigoni; la luce, attraversando la bottiglia, ci fornisce l’esatto contenuto del liquido nella sua consistenza e densità.
Il grado di realismo che Annigoni ricerca, con un virtuosismo a lui consono, guarda, in questo caso, verso una ben salda tradizione pittorica italiana, dove i tetti vengono descritti con precisione da vedutista nordico settecentesco più che da quattrocentista toscano. Il titolo prescelto dal pittore però ci avverte di una figurazione non solo di matrice italiana ma pure americana, in particolare la pittura di Edward Hopper, con i suoi spaccati metropolitani e industriali silenti, privi di figure umane. Tuttavia, se tanta parte della tavola viene dedicata alla luce, altrettanto spazio viene dato all’ombra, in una resa dall’effetto fotografico, apprezzabile nella cassetta di legno e nel poderoso tomo in primo piano, totalmente immersi nell’ombra e sui quali poggia la bottiglia, detentrice del ruolo centrale nel dipinto.
Rispetto alle altre opere che compongono la collezione Stock, ne emerge con evidenza, da parte di Annigoni, una sorta di antichizzazione del soggetto, sospendendolo in un istante remoto.
La Collezione Stock
Pietro Annigoni
Periferia industriale
Olio su tavola, 70 x 50 cm