Il dolce legame tra una mamma e un figlio è al centro del bronzetto qui presentato dal titolo eloquente di Maternità, opera di Ugo Carà, uno dei più importanti scultori della regione, originario di Muggia e a cui questo museo è dedicato.
Il gruppo ritrae infatti una donna che stringe tra le braccia il figlio, avvicinandolo al proprio volto in maniera affettuosa, in chiaro riferimento alla tradizionale iconografia religiosa della Vergine con il bambino.
L’opera venne presentata con molta probabilità a una delle molte rassegne di arte sacra alle quali lo scultore partecipò, ma di cui non è possibile risalire all’anno a causa di un’etichetta molto rovinata alla base.
Il tema della maternità è reso qui con estrema delicatezza e intimità. Sul viso del bambino si intravede un sorriso, mentre un’espressione serena compare sul volto della donna inclinato lateralmente, accentuando così il sinuoso movimento del corpo.
Questo ritmo dinamico viene ulteriormente messo in risalto da Carà tramite gli accentuati panneggi della veste, con soluzioni formali che in parte avvicinano lo scultore a quanto negli anni Quaranta realizzava il suo rivale Marcello Mascherini.